nel caos ipercomunicativo solo il dialogo tra le persone unisce e la luce diventa il terreno comune di questo dialogo. la luce individuale diventa la luce comune: la contemplazione religiosa avviene attraverso la croce dei colori rinascimentali. la narrazione si declina nei toni rinascimentali dei tessuti di luce: il blu, il verde e il rosso che si si spengono poi nel tono della terra bigia... che con la contemplazione si trasforma in oro.
l’altare dei popoli, labirinto antichissimo che disperde e ritrova allora come ora, formicaio rituale e circuito di formula uno, mappa pianeggiante e volume di impasto tattile. la luce disegna un trattamento di bella pittura, punteggiando di luce la curva di ogni curva. entra ed esce, ricama visioni e incontri; sagoma strutture di pensiero, attecchisce alle cose, ne precisa gli orli.