un muro di pallet di 8 metri attraversa la hall come una tenda divisoria monumentale ma leggera e trasparente. la luce traspare attraverso i fori dei bancali rettangoli disegnati sulle superfici su cui si riflettono. all'interno del muro è stata sistemata della carta bianca, a voler richiamare la sua nascita dal legno, il suo percorso di vita. i fogli di carta possono essere presi in mano e posti sotto un taglio di luce: è il 'pozzo dei desideri', la riflessione che cerchiamo nella luce delle pagine bianche. faccio scorrere i fogli, lo spazio che mi circonda è completamente buio, la luce che proviene dal taglio è l'unica su cui io posso contare: si modifica, cambia colore, le immagini si trasformano. in un angolo tre gocce giganti, alte 7 metri, realizzate in materiale trasparente e sorrette con aste in fibra di vetro, da cui fuoriescono, ancora una volta mescolate, contemporaneamente le due grandi sorgenti di vita, la luce e l'acqua.